Amazing Garda Lake: Malcesine e Goethe

Il “Viaggio in Italia” è uno dei testi che ancora oggi, a oltre due secoli dalla pubblicazione, continuano ad affascinare, non solo per la definizione accurata delle descrizioni (frutto di uno spiccato senso di osservazione materiale e culturale), ma anche per la ricchezza culturale che il celebre drammaturgo seppe cogliere, interpretare e trascrivere nella sua opera.

Johann Wolfgang von Goethe impiegò quattro anni a scriverlo. E non fu un’opera nata di getto, immediatamente dopo il viaggio, bensì un lavoro editato ben 25 anni dopo il suo viaggio in Italia. Il primo dei due volumi uscì nel 1816, il secondo l’anno dopo. Partì da Karlsbad, in Baviera, il 3 settembre del 1786, alle tre del mattino. Lo fece in incognito, come scrisse al Duca Carlo Augusto, per poter viaggiare tranquillamente per “smarrirmi in regioni del mondo ove nessuno mi conosca”. Insomma, un viandante per ispirazione, ma non per caso. E la sua voglia di conoscere l’Italia lo portò in diverse parti dello Stivale, toccando alcuni dei luoghi chiave del nostro Paese.

Malcesine fu una delle primissime tappe della sua avventura. Giunse inizialmente a Torbole, dove arrivò l’11 settembre 1786. A Malcesine giunse presumibilmente il giorno dopo e subito rimase colpito dall’amenità del paese, dalla sua posizione ai piedi del Monte Baldo, dallo spettacolo che, anche all’epoca, potevano creare i colori autunnali.

Ma fu la maestosità del castello a impressionarlo più di ogni altra cosa. Fu talmente folgorato da quella visione da volerlo immortalare il maniero in un disegno, uno schizzo che ne ripercorresse i tratti essenziali, un’istantanea disegnata con lo scopo di farla diventare una raffigurazione suggestiva per il libro che avrebbe poi pubblicato.

Ma se questo doveva probabilmente essere lo spirito che animava lo scrittore, di pensiero ben diverso erano invece le guardie della Serenissima che si ritrovò appresso di lì a poco. Notarono questo personaggio straniero che riproduceva il castello credendo che si trattasse di una spia, motivo per il quale venne arrestato. Il rilascio avvenne dopo l’accertamento dell’identità dell’illustre ospite, che evidentemente non la prese poi tanto male, visto che rimase un altro giorno a Malcesine posticipando così la prosecuzione del viaggio (la tappa successiva era proprio Verona).

Malcesine non si è affatto scordata del passaggio del grande drammaturgo, al quale sono state dedicate due targhe: una nel luogo dove si posizionò per ritrarre il castello e l’altra in prossimità dell’albergo in cui alloggiò (all’epoca era un albergo chiamato Aquila Nera). Nel Castello gli è stata intitolata una stanza, in cui è stato collocato un busto in bronzo e sono state allestite diverse teche con alcuni effetti appartenuti allo scrittore.

La presenza di Goethe e la sua opera hanno contribuito a diffondere in Europa la bellezza del Lago di Garda e della sua cultura. A distanza di oltre due secoli, il viaggio continua grazie ad Amazing Garda Lake e al supporto della Regione del Veneto.

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